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Corpo di ballo del Massimo con Rossini e Stravinsky, Bigonzetti e Clug

10/02/2025
Corpo di ballo del Massimo con Rossini e Stravinsky, Bigonzetti e Clug
Le Sacre du printemps di Clug

PALERMO Il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo si accinge a debuttare in due titoli di oggi. Rossini Cards/Le sacre du printemps di Mauro Bigonzetti e Edward Clug. Dal 15 febbraio al 22 febbraio con l'Orchestra del Teatro diretta da Gianna Fratta che torna ad affrontare Le sacre du printemps dopo averne diretto l’incisione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e avere appena incassato il successo del recente concerto alla guida dei complessi del Teatro Massimo insieme al pianista Paul Lewis.

Rossini Cards, celebre brano astratto di Mauro Bigonzetti su musiche di Gioachino Rossini, è un pezzo pieno dibrio e ironia. "In questo brano - spiega Bigonzetti - non una storia ma una successione di quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe. Espressione della musica di Rossini, del suo ritmo incalzante ed insieme esatto e geometrico, ed in fondo di un dionisiaco vitalismo”. L’allestimento è del Teatro dell’Opera di Roma con scene e luci di Carlo Cerri, costumi di Anna Biagiotti, video di Carlo Cerri e OOOPStudio, assistente alla coreografia Béatrice Mille. E con le voci di Federica Foresta (Clorinda), Marta Di Stefano (Tisbe), Michela Guarrera (Cenerentola), Simone Fenotti (Don Ramiro), Giuseppe Toia (Dandini), Mariano Orozco (Don Magnifico) e al pianoforte Elia Tagliavia.

Le sacre du printemps, nella versione del coreografo rumeno Edward Clug e l’allestimento del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor porta i danzatori dell'ensemble palermitano a danzare sull'acqua. Con un dichiarato tributo a Nijinsky e a Stravinsky, Clug si rifà alla versione audace di Diaghilev e alla rappresentazione del culto sacrificale di una fanciulla scelta per ballare fino alla morte per propiziare gli dei pagani della primavera. Elemento determinante e spettacolare della coreografia è l'acqua, simbolo di purificazione e di nuova vita, che irrompe all'improvviso sulla scena dall'alto fino a formare un lago dove i danzatori scivolano, saltano, corrono in un crescendo dionisiaco di grande impatto visivo. Nel ruolo dell’Eletta, la fanciulla offerta in sacrificio, si alternano Yuriko Nishihara e Francesca Bellone.

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