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Andrian Fadeyev, direttore del Balletto Mariinsky

Di Sergio Trombetta 15/07/2024
Andrian Fadeyev, direttore del Balletto Mariinsky
Adrian Fadeyev

SANPIETROBURGO Andrian Fadeyev è il nuovo direttore artistico del Balletto del Teatro Mariinskij. La nomina è stata annunciata il 10 luglio.

Nato in quella che allora si chiamava Leningrado, oggi di nuovo Pietroburgo, il 22 ottobre del 1977, è stato danzatore étoile del Teatro Mariinskij (allora Kirov) prima di essere nominato nel 2011 Direttore del balletto intitolato a Leonid Jakobson.
Diplomato all’Accademia Vaganova, è sposato con Aleksandra Gronskaja. Ha danzato al Teatro Mariinskij dal 1995 al 2011 dove ha interpretato i ruoli principali, fra l’altro, in La Sylphide, Giselle, La bella addormentata, La fontana di Bachcisaray, Les Syilphides, Le Jeune homme et la Mort.

La nomina, sottolinea con una punta di polemica il giornale russo Kommersant, se non sarà con pieni poteri è comunque a pieno titolo. Il riferimento è al fatto che il padrone assoluto dei teatri russi, è il direttore d’orchestra Valerij Gergiev. Il posto era rimasto vacante dopo l’addio al teatro di Oleg Vinogradov nel 1994. Due anni dopo era stato annunciato il diritto di Gergiev di nominare il nuovo direttore del balletto, diritto che tuttavia non aveva esercitato sino ad ora. Sono stati tuttavia anni, ricorda ancora il Kommersant, in cui la compagnia ha giocato un ruolo di primo piano, e sono stati allestiti titoli come La Bella Addormentata ricostruita da Sergej Vicharev dall'originale di Petipa, lavori di William Forsythe e John Neumeier. Di fatto il direttore della compagnia in quegli anni era stato  Makhar Vaziev, attualmente direttore del Bolshoj di Mosca, dopo avere diretto dal 2008 e il 2016 il Balletto della Scala di Milano ed avere contribuito a mettere in luce molti talenti come Nicoletta Manni e Claudio Coviello.

Il Kommersant sottolinea come negli anni di Fadeyev alla direzione del Balletto Jakobson la compagnia abbia intrapreso una nuova vita attirando su di sé l’attenzione del mondo della danza. Fadeyev aveva invitato per esempio un coreografo russo contemporaneo di sicuro interesse come Vjaceslav Samodurov. Se possiamo portare una testimonianza personale durante un festival di danza a Pietroburgo Makhar Vaziev ci chiese apertamente: “Ma alla Scala Muti non si intromette?“ a testimoniare come la presenza di Gergiev fosse quantomeno “importante”.

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