La stagione del Wienerstaatsballett firmata Schläpfer
Cambio di rotta e stelle che partono
04/05/2020VIENNA Il coreografo svizzero Martin Schläpfer, dalla prossima stagione, dirigerà il Balletto dell’Opera di Vienna. Il suo programma non lascia dubbi: la stagione 2020/2021 della Staatsoper e della Volksoper, fra molti titoli tutti pescati dal repertorio del secondo ‘900, piazza quattro sue creazioni. Schläpfer, che subentra alla decennale e ottima direzione di Manuel Legris (ora in arrivo alla Scala), lascia il timone del Ballett am Rhein Düsseldorf Duisburg e arriva a Vienna con l’intenzione di essere molto presente come autore e di cambiare, sembrerebbe, il volto della compagnia.
Le novità della stagione alla Staatsoper sono dunque 4, sulla Quarta Sinfoniadi Mahler di Schläpfer, in una serata che prevede anche Videodi Hans van Manen. Nel programma Tänze Bilder Synphonienecco la sua Synphonie Nr 15sulla quindicesima di Shostakovich insieme a Symphony in Three Movements di Balanchine e i Quadri di una esposizione di Aleksei Ratmansky.
A Suite of Dancesraccoglie tre lavori di Jerome Robbins: Glass Pieces, The Concert, A Suite of Dancesinsieme a Duo Concertantedi Balanchine.
Scelte più contemporanee per la Volksoper. I Maestri olandesiprevede lavori di Sol Leon & Paul Lightfoot, Hans van Manen (Adagio Hammerklavier) e Kylian: Sinfonia di Salmi. Una serata Schläpfer se la prende tutta per sé con il monumentale Ein Deutches Requiemdi Brahms. Infine la serata American Modern Dancesriunisce Paul Taylor, Mark Morris e due miniature di Schläpfer su musica di Ligeti.
Del repertorio della compagnia il neodirettore salva Jewelsdi Balanchine, che apre la stagione il 24 settembre, La Fille mal gardéee Il lago dei cigni. Alla Volksoper andranno in scena Peter Pandi Vesna Orlic e Coppélia di Pierre Lacotte. I due grandi successi di Legris, Corsaro eSylviaper ora non pervenuti. E a questo punto, con la nuova rotta, si intuisce la partenza da Vienna verso il San Francisco Ballet dell’étoile Nikisha Fogo. Ci saranno altre defezioni?
© Riproduzione riservata