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Una nuova "Carmen" alla Scala

13/02/2025
Una nuova "Carmen" alla Scala
Nicoletta-Manni-Maria-Celeste-Losa, Caterina Bianchi in prova di "Carmen" (ph-Brescia e Amisano)

MILANO Il Corpo di Ballo della Scala è pronto a debuttare con il  trittico contemporaneo Kratz/Preljocaj/ De Bana, in scena la Piermarini dal 28 febbraio al 12 marzo. Nel programma due riprese e la novità assoluta "Carmen" di Patrick de Bana.

Incastonata nella ripresa del gioiello coreografico di Angelin Preljocaj Annonciation e di Solitude Sometimes di Philippe Kratz, creato nel 2023 per i ballerini scaligeri su musiche di Thom Yorke e Radiohead, la prima assoluta di Carmen, nuova creazione di Patrick de Bana per la compagnia diretta da Manuel Legris.

Per il suo primo lavoro cucito sul Balletto della Scalae le sue étoiles, de Bana scava tra mitologia, cultura, profumi e icone di una Spagna filtrata dal suo vissuto personale, per far rivivere l’essenza di Carmen, appassionata eroina, vestita di libertà, su un tessuto musicale che si basa sulla Carmen Suite di Rodion Ščedrin e trasporta il pubblico nelle radici gitane con le sonorità di Aconteció (di El Pele&Vicente Amigo)  e di Ayer en Hoy (di Montse Cortés con Juana la del Pipa).

Tre i cast che si alterneranno nei ruoli del balletto: le étoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni, alla prima assoluta del 28 febbraio, poi nelle sere del 1 e 4 marzo; nella recita del 7 marzo Roberto Bolle avrà come partner Alice Mariani, che danzerà anche il ruolo assieme a Nicola Del Freo nelle recite del 4 pomeriggio, del 12 marzo e dell’anteprima; il 6 marzo vedrà nei ruoli di Carmen e Don Josè Linda Giubelli e Claudio Coviello. Accanto a loro ruotano gli altri protagonisti del balletto e della vicenda stessa: La Morte (Edoardo Caporaletti, poi Navrin Turnbull e Emanuele Cazzato), Il Toro (Andrea Crescenzi, poi Rinaldo Venuti e Domenico Di Cristo), Michaela (Maria Celeste Losa, poi Camilla Cerulli, Madoka Sasaki), il Torero (Marco Agostino poi Gabriele Corrado e Gioacchino Starace), Manuela (Caterina Bianchi, poi Gaia Andreanò, Stefania Ballone) e un mondo di sigaraie, guardie, gitane e gitani a cui darà vita il Corpo di Ballo scaligero.

Sul toccante mistero della Annunciazione alla Vergine Maria Annonciation, tra i lavori più emblematici di Angelin Preljocaj pone l’attenzione sul rapporto tra spirito e corpo, spazio interiore ed esterno, sullo sconvolgimento dell’apparizione dell’Angelo nell’universo intimo di Maria. Creato nel 1995 e vincitore due anni dopo del “Bessie Award”, per la prima volta nel 2002 viene concesso ad un repertorio italiano, e proprio alla Scala. Due donne in scena: L’AngeVirna Toppi in alternanza con Caterina Bianchi e Marie - Benedetta Montefiore in alternanza con Agnese Di Clemente.

Dal racconto dell’Amduat e la discesa negli inferi del dio del sole che, purificato, risale in superficie per dar vita a una nuova giornata Philippe Kratz prende spunto per Solitude Sometimes. Con gli artisti scaligeri si è immerso nella mitologia egiziana per un lavoro astratto nella sua essenza ma popolato di figure simboliche; catarsi, rinascita, ciclo della vita e resilienza dell’individuo tra le sonorità elettroniche di Thom Yorke e dei Radiohead. 14 gli artisti in scena: Nicoletta Manni (in alternanza con Martina Arduino) , Camilla Cerulli, Alessandra Vassallo, Stefania Ballone, Linda Giubelli, Timofej Andrijashenko (in alternanza con Darius Gramada), Claudio Coviello (in alternanza con Saïd Ramos Ponce), Domenico Di Cristo, Christian Fagetti (in alternanza con Frank Aduca), Navrin Turnbull, Andrea Crescenzi (in alternanza con Gabriele Fornaciari), Andrea Risso, Gioacchino Starace, Rinaldo Venuti.

 

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