Atmosfere alla Hitchcock con Emilio Calcagno
09/02/2015CATANIA - Forbici, coltelli, chiavi, cravatte, bicchieri e… cadaveri. Ci sono tutte le icone del cinema hitchcockiano, ma lo spettacolo Les Vertiges d’Hitchcock del coreografo franco-catanese Emilio Calcagno, andato in scena in esclusiva italiana a Scenario Pubblico di Catania e al Teatro Libero di Palermo, non pretende di raccontare, attraverso la danza, gli intricati plot del regista inglese, né di invitare lo spettatore a riconoscere questo o quel film.
Si tratta, piuttosto, di un assemblaggio di quadri e movimenti che cercano di ricreare atmosfere ed emozioni tipiche del suo cinema, sottolineate dall’ossessivo tessuto sonoro di Aurélien Richard, che in un paio di momenti cita il tagliente refrain di Psycho, e dalle suggestive luci di Idalio Guerreiro.
In un crescendo di vorticosi attraversamenti e intrecci di corpi, i cinque intensi interpreti ̶ Benjamin Forgues, Dorothée Goxe, Mira Kang, Leondaro Maietto e Youlia Zhabina ̶ concorrono a creare un’atmosfera vagamente angosciosa e misteriosa. Uomini e donne braccati o osservati con sospetto, cadaveri ingombranti, glaciali femmes fatale che si animano come bambole meccaniche, braccia che tentano di scacciare invisibili uccelli, figure nascoste nella penombra o illuminate da lampade direzionate a mano, occhi sbarrati dal terrore.
Un gioco di citazioni e allusioni che, nel rendere omaggio al maestro della suspense, mette in campo una gestualità esitante, nervosa, spigolosa, ponendo continuamente i corpi dei danzatori – come rapiti da una vertigine – in un equilibrio instabile. Un esperimento interessante e un po’ glamour, al quale manca forse quella reale inquietudine che pervade il cinema a cui allude. Ma il risultato è gradevole e non privo di un certo effetto catartico, proprio come nei film del maestro.
Prossimi debutti a Valence (26 febbraio), Cannes (18 aprile), Pierrefittes-sur-Seine (26 giugno).
Les Vertiges d'Hitchcock - ECO / Emilio Calcagno - Création 2014 - Teaser from ECO / EMILIO CALCAGNO on Vimeo.
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