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Un romanzo in danza: "Il rosso e il nero" di Uwe Scholz all’Opera di Roma

07/10/2024
Un romanzo in danza: "Il rosso e il nero" di Uwe Scholz all’Opera di Roma
Bozzetto allestimento scene de "Il rosso e il nero" di Ignasi Monreal

ROMA Il coreografo tedesco Uwe Scholz è scomparso prematuramente 20 anni fa. Tra le sue opere più celebri il balletto Il rosso e il nero, che ora fa il suo debutto al Teatro dell'Opera, ultimo titolo della stagione 2023/24, in scena al Costanzi dal 26 ottobre al 2 novembre.

ripreso da Giovanni Di Palma, il balletto - basato sull’omonimo romanzo storico di Stendhal -  viene proposto nel nuovo allestimento firmato da Ignasi Monreal per le scene, da Anna Biagiotti per i costumi e da Vinicio Cheli per le luci. Étoiles, primi ballerini solisti e Corpo di Ballo fanno rivivere la drammatica storia di passione e potere nata dalla penna di Stendhal nel 1830. Alla produzione partecipano gli Allievi della Scuola di Danza diretta da Eleonora Abbagnato. Il collage di musiche di Hector Berlioz, adattissimo a tratteggiare il trasporto romantico dei protagonisti, è eseguito dall’Orchestra del Teatro dell’Opera diretta da Martin Georgiev, che sale per la prima volta sul podio capitolino. 

"Sto mettendo in scena Il rosso e il nero di Stendhal perché sento che i personaggi di questo romanzo sono veri, di carne ed ossa. Il libro contiene moltissimi monologhi interiori ed è difficile trasformare i pensieri in passi di balletto". È la dichiarazione rilasciata dal ventinovenne Scholz durante le prove prima del debutto assoluto all’Opera di Zurigo nel 1988.

Nei tre atti della sua composizione è riuscito a dare una veste coreografica cogliendo a pieno l’essenza del dramma. Tratteggiando la struttura del romanzo si è mantenuto fedele al modello settecentesco del “balletto d’azione” rinsaldato negli anni Sessanta da John Cranko, sua guida e primo grande maestro. Scholz ha voluto dedicare a lui Il rosso e nero, per il suo sessantesimo compleanno che sarebbe caduto proprio nel 1988.

Nell’anno della creazione i danzatori principali erano Vladimir Derevianko (Julien), Eileen Brady (Madame de Rênal) e Lucia Isenring (Mathilde). Sul palcoscenico dell’Opera di Roma, nel corso delle sei recite dal 26 ottobre al 2 novembre, salgono le stelle della compagnia capitolina. L’étoile Alessio Rezza e i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano vestono i panni dell’ambizioso e ardente Julien Sorel, giovane molto controverso che utilizza le sue amanti per la sua scalata sociale. Protetto dall’abate Chélan, Julien vive un’ascesa fulminea e ottiene accesso al mondo dell’aristocrazia. Si ritrova al centro della lotta per il potere ma anche di un triangolo passionale con due amanti molto diverse, così come le relazioni che intesse con loro e su cui Scholz ha costruito i passi a due del balletto: le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi e la prima ballerina Federica Maine interpretano la borghese Madame de Rênal; la prima ballerina Marianna Suriano, in alternanza con le soliste Elena Bidini e Flavia Stocchi, è invece la folle Mathilde de la Mole.

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