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COB-Opus Ballet: "La Duse" novità di Bolognino-Di Maro

Di Maria Luisa Buzzi 02/12/2024
COB-Opus Ballet: "La Duse" novità di Bolognino-Di Maro
COB-Opus Ballet in prova de "La Duse"

PADOVA Debutta al Teatro Verdi di Padova il 7 dicembre, poi proseguirà il suo tour (26 marzo Comunale di Vicenza) La Duse, il nuovo lavoro di Adriano Bolognino e Rosaria Di Maro per COB-Opus Ballet ispirato all’attrice italiana simbolo del teatro moderno. In costante fermento creativo, Adriano Bolognino prepara dunque il suo terzo, in ordine di tempo, lavoro per la compagnia diretta da Rosanna Brocanello, ispirato da una delle più grandi attrici di tutti i tempi: Eleonora Duse.

Dopo studi approfonditi, diverse letture (tra cui un posto centrale ricopre il recente bel volume di Mirella Schino Duse. Storie e immagini di una rivoluzione teatrale) in cui si narrano le sue memorabili interpretazioni, Bolognino ‘istigato’ nel progetto dalla musa di sempre Rosaria Di Maro, coautrice per l’occasione e in scena con altre nove donne, trasla in movimento “l’impatto Duse”.

Raccontano gli autori:La Duse ha trasformato l’uso del teatro, suggerendo e imponendo una sua diversa funzione per chi guardava. Ha mutato la commozione per le tristi sorti delle donne che rappresentava in una riflessione profonda e universale sul dolore, con chiavi interpretative sempre opposte a ciò che il pubblico si aspettava”. Un lavoro quello di Bolognino e Di Maro lontano dalla biografia e dalla messa in scena di ruoli che hanno resa iconica la grande attrice italiana per raccontare con una partitura di movimento astratta eppur permeata da afflati emotivi come la sua ‘tecnica libera e istintiva’ riuscisse ad arrivare sempre al pubblico, anche a coloro che nel mondo non comprendevano l’italiano, lingua nella quale Duse ha sempre recitato. “Il nostro intento – spiegano ancora Bolognino e Di Maro - è esplorare la donna e le peculiarità sulla scena e fuori dalla scena, con al centro il suo rivoluzionario modo di fare teatro. Le pause, la verità, i sentimenti espressi fuori dai canoni sono il fulcro di indagine di La Duse”.

Scriveva così Edward Gordon Craig alla madre dopo avere visto Duse recitare: “Cara mamma, ho visto la Duse ieri. La sua meravigliosa morte. Non potevo applaudire. Non potevo pensare alla Duse. Potevo solo tremare e piangere, e restare immobile nel mio posto. Sembrava che lì, proprio di fronte a me, ci fosse una donna gloriosa che scompariva. E quando morì, uno si sentiva senza speranza, come se tutto il resto fosse morto con lei. Nessuna caduta, nessun rumore, pochissime parole, solo quello sguardo così giusto”.

Sulle potenti atmosfere musicali di Giuseppe Villarosa, le danzatrici di COB-Opus Ballet ripropongono tra sospiri e sospensioni, unisoni concitati, pause riflessive, intime manifestazioni di sé, la ‘tecnica’ di Duse verso una sempre più concreta consapevolezza dell'essenza sul palcoscenico, incorniciate dagli eleganti costumi di Santi Rinciari di cui si percepiscono i chiari rimandi d’epoca ricollocati nella contemporaneità.

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