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Il 22 e 23 novembre le presentazioni dei coreografi vincitori del bando Anghiari Dance Hub

20/11/2024
Il 22 e 23 novembre le presentazioni dei coreografi vincitori del bando Anghiari Dance Hub
Livia Bartolucci

ANGHIARI Sarà un momento di visibilità importante per i giovani coreografi selezionati da Anghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza, quello che si terrà, il 22 e 23 novembre nella sede del centro. Quinta edizione per questo progetto nato nel 2015 per volontà di alcuni operatori della danza e del teatro per fornire a giovani coreografi, e ai loro interpreti, strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo. I coreografi selezionati dal bando 2024 - Livia Bartolucci, Daniele Bianco, Blanca Lo Verde, Pablo Ezequiel Rizzo - giungono così al confronto con il pubblico e gli operatori del settore.

La due giorni si aprirà venerdì 22 novembre, ore 20.30, presso il Teatro di Anghiari, con Septum, coreografia di Pablo Ezequiel Rizzo  che lo interpreta assieme a Federico Rassu e Giuseppe Zagaria e si avvale della collaborazione di Michele Ifigenia Colturi e Violetta Cottini. Septum significa setto, membrana che ha una funzione separatrice all'interno di una cavità. Il septum è anche un simbolo, in molteplici culture, connotato di valori spirituali: qualcosa che fora e mette in comunicazione due metà, rendendole uno. Septum si pone come tassello di una ricerca più ampia condotta da anni dal Gruppo Voluptas sul superamento delle dicotomie oppositive (umano / animale, maschio / femmina, dominatore /dominato), aprendo l’indagine al tema del piacere generato dalla congiunzione tra mente e corpo. Il Gruppo Voluptas di Pablo Ezequiel Rizzo, nasce come manifesto di una ricerca sul corpo, strettamente legata a principi di natura transfemminista queer, risemantizzando la definizione della parola "umano".

Il secondo progetto presentato è Per-sona, diretto e interpretato da Blanca Lo Verde con la consulenza artistica di Carla Piris Lasaga. Per-sona è un campo di azione in cui il corpo-voce incontra un sovraccarico di immagini e di pensieri e si apre a ritmicità diverse, dove il tempo è in continua metamorfosi. Come dare spazio alle diverse voci che esistono dentro di noi? Per-sona prova a dare alcune risposte, in un gioco di corde tese e abbandoni emotivi. Diplomata alla SEAD con un estratto del lavoro IBM 1401–a user’s manual di Erna Omarsdottir nel 2021 Blanca Lo Verde lavora con la compagnia francese cie 111-Aurèlien Bory nello spettacolo INVISIBILI, collabora con Natiscalzi DT e ha lavorato con Jan Lawrens e Paul Blackman. Porta avanti la sua ricerca personale sulla voce e il movimento e conduce dei laboratori di condivisione della sua pratica.

Dopo l’incontro di approfondimento fra gli artisti di ADH e gli ospiti e il pubblico presente ad Anghiari, che si terrà presso l’Auditorium dalle ore 10,00, gli spettacoli riprenderanno alle ore 20,30 di sabato 23 novembre con Storie degli ultimi giorni, di  Livia Bartolucci, interprete assieme a Alessandra Cozzi, Camilla Neri insieme a Giuliana Martinez. Storie degli ultimi giorni è un progetto nato dall’esperienza della coreografa sulla Infinity Expedition, un veliero impegnato in un originale progetto di tutela ambientale, con cui  Livia ha navigato da Gibilterra fino in Gambia. Dal diario di bordo è nato Appunti dall'oceano, progetto di sette capitoli che racconta sette diversi paesaggi acquatici. Storie degli ultimi giorni è il quarto capitolo ed affiora dall'intreccio di due esperienze autobiografiche: la visione del capolavoro pittorico orvietano di Luca Signorelli e l’esperienza vissuta a bordo.

Livia Bartolucci, laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo, è diplomata in danza contemporanea alla Paolo Grassi di Milano. Nel 2021 crea il progetto Appunti dall'oceano, vincitore dei bandi CURA, Culture Moves Europe e del premio Presente Futuro, l’anno successivo coreografa il Barbiere di Siviglia prodotto dal Macerata Opera Festival e, nel 2024, l'opera Two widows prodotta dalla Birmingham Opera Company.

Conclude le presentazioni MagmaCloud, coreografia di Daniele Bianco, interpretato da Diletta Antolini, MagmaCloud si pone l’obiettivo di indagare il momento prima della nascita. Il movimento diventa il mezzo della scoperta di un linguaggio universale, una presa di coraggio che si lascia il passato alle spalle. Come lava che fuoriesce dalle viscere della terra così questa creatura diventa umana, fuoriesce liquida, incontra l’ambiente esterno e inizia la sua metamorfosi, diventa magmatica e assume una forma rocciosa, si posiziona nel mondo, subisce un cambiamento. Così l’essere umano nasce con la leggerezza di una nuvola per diventare concretezza nella realtà quotidiana. Danzatore freelance, Daniele Bianco presenta il suo primo lavoro al Kuopio Dance Festival e nel 2015 viene invitato in residenza a ImPulzTanz (Vienna). Dal 2020 è sostenuto come coreografo freelance da Ass. Cult. KLm, ed ha vinto il Premio Theodor Rawyler 2020. Nel 2024 è finalista al Premio TWAIN_direzionialtre.

Quattro giovani disegnatori luce (Giacomo Carasso, Lucia Ferrero, Nikita De Martin, Gian Matteo Marie) sotto la guida di Gianni Staropoli hanno collaborato con i coreografi per i rispettivi disegni luce nell’ambito di un progetto sui light designers, curato da Anghiari Dance Hub.

 

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